Meryl Meisler (1951) negli settanta comincia a scrivere un diario personale fatto di istantanee di un piccolo mondo bizzarro.
North Massapequa, la città dello stato di New York dove Meisler cresce, era chiamata anche matzoh pizza per la forte presenza di emigrati ebrei e italiani. Meisler è circondata da persone originali e surreali, di famiglia o di quartiere, sempre pronte a mettersi in posa davanti all’obiettivo. Il suo ambiente e gli autori che ammira di più (Jacques Henri Lartigue, Diane Arbus e Brassaï) l’aiutano a sviluppare una prospettiva non convenzionale, che la fotografa perfeziona a New York, dove si trasferisce nel 1975 dopo aver fatto coming out.
A New York studia con Lisette Model e frequenta club e discoteche, entrando in contatto con una comunità molto compatta di artisti, scrittori, femministe e drag queen. Qui abbraccia completamente la sua diversità, non solo sessuale, all’interno di una cultura gay che sta ancora imparando a interpretare le sue possibilità, ansie e aspirazioni.
Questi
due momenti della vita di Meisler sono raccolti anche nel libro Paradise &
purgatory: SASSY ’70s suburbia & the City. Nell’introduzione al
volume, Catherine Kirkpatrick scrive che “visti fianco a fianco, i parenti
raccolti intorno alla tavola e i pagliacci
ammassati nel bagagliaio di un’auto non sono così diversi. Cambiano il
contesto e il tipo di popolazione, ma la situazione è la stessa”. Meisler non
ha mai voluto lavorare da professionista, ritenendo il suo stile fuori sincrono
rispetto alle esigenze commerciali, ma ha insegnato arte per 31 anni nelle
scuole pubbliche di New York. internazionale
Meisler has received fellowships and grants from the New York Foundation for the Arts, The Puffin Foundation, Time Warner, Artists Space, C.E.T.A., the China Institute and the Japan Society. Her work has been exhibited at the Brooklyn Museum, Brooklyn Historical Society, Dia Art Foundation, MASS MoCA, the New Museum for Contemporary Art, The Whitney Museum of American Art and in public spaces including Grand Central Terminal, South Street Seaport and throughout the NYC subway system. Her work is in the permanent collections of the American Jewish Congress, AT&T, Bibliothèque Nationale de France, the Brooklyn Historical Society, Columbia University, Islip Art, Library of Congress, and the Whitney Museum of American Art, and can be found in the artist book collections of Carnegie Melon, the Centre Georges Pompidou, the Chrysler Museum, the Museum of Modern Art, and Metronome Library.
Upon retiring from the NYC public school system in 2010, Meisler began releasing large bodies of previously unseen work. Meryl’s first monograph A Tale of Two Cities: Disco Era Bushwick (Bizarre, 2014), received international acclaim. The book juxtaposes her zenith of disco photos with images of the burned out yet beautiful neighborhood of Bushwick, Brooklyn in the 1980s. Her second book, Purgatory & Paradise SASSY ‘70s Suburbia & The City (Bizarre, 2015), contrasts intimate images of home life on Long Island alongside NYC street and night life.
Meryl lives and works in New York City, continuing the photographic memoir she began in 1973 – a uniquely American story, sweet and sassy with a pinch of mystery.
Steven Kasher Gallery will present a solo-exhibition of Meryl Meislers work in 2016.
All images © Meryl Meisler
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