Un nuovo centro per le Arti Contemporanee a Terni.
Ospiterà esposizioni temporanee nazionali ed internazionali, laboratori creativi, il Museo d'arte Moderna e Contemporanea A. De Felice, il museo archeologico cittadino, un teatro da 300 posti ed un cafè bookshop .
E' ''Caos'', il ''Centro per le Arti Opificio Siri'', che verra' inaugurato sabato alle 10.30. Si tratta di un grande spazio espositivo, di 6000 metri quadri, nato dalla riconversione dell'antica fabbrica chimica ex Siri che ospitera' esposizioni temporanee nazionali ed internazionali, laboratori creativi, il Museo d'arte Moderna e Contemporanea A.De Felice, il museo archeologico cittadino, un teatro da 300 posti ed un cafe' bookshop di nuova generazione. La prima mostra che verra' ospitata, dal 28 marzo al 10 maggio, sara' 'Map Games: Dynamics of Change' un'esposizione di arte e architettura contemporanea che avvia un percorso di ricerca intorno ai temi della contemporaneita' nell'arte e nell'architettura a partire da una riflessione sulle dinamiche di cambiamento delle citta'.
E' ''Caos'', il ''Centro per le Arti Opificio Siri'', che verra' inaugurato sabato alle 10.30. Si tratta di un grande spazio espositivo, di 6000 metri quadri, nato dalla riconversione dell'antica fabbrica chimica ex Siri che ospitera' esposizioni temporanee nazionali ed internazionali, laboratori creativi, il Museo d'arte Moderna e Contemporanea A.De Felice, il museo archeologico cittadino, un teatro da 300 posti ed un cafe' bookshop di nuova generazione. La prima mostra che verra' ospitata, dal 28 marzo al 10 maggio, sara' 'Map Games: Dynamics of Change' un'esposizione di arte e architettura contemporanea che avvia un percorso di ricerca intorno ai temi della contemporaneita' nell'arte e nell'architettura a partire da una riflessione sulle dinamiche di cambiamento delle citta'.
La citta' simbolo della mostra e' Pechino il cui volto, da quando ha concorso e vinto per l'ospitalita' della 29esima Olimpiade imponendosi all'attenzione internazionale, e' cambiato drammaticamente. Cosi' Pechino, la citta' del 3°millennio, e' divenuta un'entita' elusiva, entusiasmante e critica allo stesso tempo. Ventiquattro artisti ed architetti cinesi ed internazionali esplorano le dinamiche di questi cambiamenti e grazie ad interpretazioni multidimensionali ridisegnano la geografia di Pechino passata, presente e futura.L'esposizione e' una delle poche presentate in Italia che mette insieme opere di artisti ed architetti sia internazionali che cinesi. Molte di queste opere sono state commissionate per l'occasione con l'intento di esplorare il ruolo della mappa all'interno di una metropoli che si espande e cambia rapidamente come Pechino.
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