mercoledì 15 aprile 2009

ARTISTI USA IN MOSTRA ALL’HAVANA

Dopo anni di gelo fra i due Paesi una mostra potrebbe dare il via dialogo fra le parti. Possono i difficile rapporti fra due stati come Usa e Cuba ammorbidirsi anche grazie all'arte? Sembra proprio di sì.

Grazie all'idea di Alberto Magnan, cubano-americano curatore della mostra Aires de Chelsea en La Habana, oggi la capitale cubana ospita un'importante rassegna con decine di opere di artisti statunitensi (da Tony Ousler a Jack Pierson) che per presentarle sono volati fino alla città della rivoluzione.E' la prima volta in oltre 50 anni che una mostra, con la presenza degli artisti, di questo tipo arriva nella capitale dell'isola. Scopo della rassegna costruire pian piano un progetto che faccia da ponte fra gli artisti cubani e quelli statunitensi.Opere originali di 33 artisti Usa recuperate nelle gallerie di Chelsea, famoso quartiere di Manhattan compongono questa esposizione che ha visto le prime luci già un paio di anni fa. Un'idea quella di Magnan che è piaciuta sia a Cuba che a Washington. "Molti artisti cubani che mi sarebbe piaciuto portare a New York ad esporre le loro opere non potevano per via del visto che non veniva loro rilasciato. In quel modo era difficile riuscire a arrivare a un interscambio artistico" racconta il curatore della mostra.

Magnan insieme alla moglie Dara Metz non si perse d'animo e presentò il progetto sia ai cubani dell'Accademia delle Belle Arti dell'Habana, sia agli statunitensi. Entrambi furono entusiasti e diedero la loro disponibilità alla realizzazione dell'evento. "E' stata una cosa molto rara. Addirittura l'approvazione Usa arrivò quando alla presidenza c'era ancora Georgw W. Bush. Solo grazie a questo siamo potuti andare nelle gallerie di Chelsea a scegliere le opere e farle partire per l'isola.E grazie al fatto che si trattava di opere d'arte, quindi non soggette a nessun permesso da parte del ministero del Tesoro Usa e non soggette all'embargo economico su Cuba, tutto il materiale partito da New York non è stato costretto a passare da paesi terzi. Anche questa è una piccola vittoria e forse un segnale che le cose fra i due Paesi stanno lentamente cambiando. "Voglio continuare con questo progetto- dice Magnan - è un primo passo affinchè Cuba e Usa aprano un dialogo. Poi mi piacerebbe mettere in piedi una mostra cubana a Manhattan".La mostra è attualmente ospitata nelle sale dell'Accademia delle Belle Arti dell'Havana e resterà aperta al pubblico fino al 17 maggio prossimo.
Alessandro Grandi

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