LAP ospiterà progetti interdisciplinari connotati da una forte vocazione sperimentale e di ricerca, accogliendo proposte di giovani artisti e curatori indipendenti, trasversali al mondo dell’arte, del design, del cinema, della grafica e dell’architettura, con un’alternanza di progetti e collaborazioni che si inseriranno nel calendario culturale milanese.LAP va inoltre ad arricchire ulteriormente il distretto di Lambrate, già sede di alcune tra le realtà creative più propositive e affermate della città, come le gallerie d’arte Massimo De Carlo, Zero, Francesca Minini, Manuela Klerkx, Pianissimo, Prometeogallery, Plusdesign, la Casa Editrice Abitare–Segesta, la Scuola Politecnica di Design, la libreria Art Book Milano e Radio 101.LAP non è quindi una fondazione, né un museo con un curatore fisso e una programmazione prestabilita.LAP si propone come un osservatorio, uno spazio dinamico, aperto alla sperimentazione e alla ricerca, uno spazio di accoglienza per le arti e i mestieri del contemporaneo e per i suoi attori.
A inaugurare Lambretto Art Project è stata l’installazione dell’artista Nico Vascellari “I Hear a Shadow”, che per l’occasione ha presentato nei nuovi spazi LAP un’inedita scultura in bronzo di grandi dimensioni realizzata attraverso un complesso processo di fusione. Ha anticipato la mostra una nuova performance dell’artista insieme ai due gruppi musicali Burial Hex e WW, la prima dopo quella ospitata alla Biennale di Venezia 2007. Testo critico a cura di Andrea Lissoni.
Il progetto architettonico del LAP è stato curato da Mariano Pichler con Ruattistudio Architetti.
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