sabato 23 maggio 2009

LA GRANDE ARTE DI NICOLÒ DELL'ABATE

Gli interventi di restauro della Rocca dei Boiardo a Scandiano, con il rinvenimento di tracce pittoriche ascrivibili al grande maestro del Cinquecento Nicolò Dell’Abate, portano alla grande mostra “Nicolò Dell’Abate alla corte dei Boiardo. Il paradiso ritrovato” che permette al pubblico di apprezzare capolavori tornati alla luce. Grazie al supporto dell’Opificio delle Pietre Dure, grande importanza avrà la documentazione sull’intervento di restauro della Rocca.




NICOLO' DELL' ABATE - Nel Cinquecento, il modenese Nicolò Dell’Abate si ritaglia un ruolo importante nell’arte italiana come pittore di temi derivanti dalla letteratura cavalleresca. Il suo lavoro è influenzato dall’opera di Dosso Dossi, del Correggio e di Parmigianino e anche da quella degli artisti fiamminghi che operano in Emilia. Le sue figure eleganti e raffinate mostrano una straordinaria capacità di coniugare disegno e colore e la profonda e variegata conoscenza del lavoro di grandi artisti. Queste caratteristiche lo portano a sviluppare un linguaggio figurativo originale e colto che unisce mondo fantastico e situazioni oniriche in un manierismo di alto timbro decorativo. La qualità della sua arte fa sì che il bolognese Primaticcio lo chiami a lavorare con sé a Fontainebleau: “Ma fra coloro che hanno aiutato l’abate Primaticcio, niuno gli ha fatto più onore di Niccolò da Modena, di cui si è altra volta ragionato perciò che costui con l’eccellenza della sua virtù ha tutti gli altri superato avendo condotto di sua mano, con i disegni dell’abate, una sala detta da ballo, con tanto gran numero di figure” (Giorgio Vasari, “Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti”, Newton & Compton editori, Roma, 1991). Proprio il lavoro di Primaticcio e di Niccolò Dell’Abate concorre alla diffusione della maniera italiana all’estero. Opera fondamentale nella carriera del pittore modenese è la decorazione della rocca di Scandiano con gli episodi dell’ "Eneide" rivisitati in chiave cavalleresca per celebrare la figura dell’antenato del committente Giulio Boiardo il grande poeta e scrittore Maria Matteo Boiardo, autore dell’ "Orlando innamorato”, del canzoniere “Amorum libri tres” e della commedia il “Timone”. Altro ciclo eccezionale è quello dell’ “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto che il pittore modenese esegue palazzo Poggi, a Bologna, nel quale rappresenta le gioie della vita di palazzo con eleganti dame e raffinati gentiluomini cullati dal vino, dalla musica e dai giochi.



Venere prega Nettuno

Trasporto del cavallo verso le mura

La morte di Turno




Enea scende all'Averno



NOZZE DI PSICHE - Gli interventi effettuati nella Rocca dei Boiardo a Scandiano hanno riportato alla luce nel “camerino del Paradiso” alcune parti di resti pittorici attribuibili a Nicolò Dell’Abate con la rappresentazione delle “Nozze di Psiche” nella volta e con figure di musicanti nei peducci di sostegno. La bellezza di Psiche era tale da oscurare anche la dea dell’amore Afrodite la quale, ovviamente, mal sopportava la rivalità della fanciulla e ordinò al figlio Eros di renderla brutta. Ma Eros non resistette al fascino di Psiche e la fece trasportare in un castello. Qui con il favore della notte la raggiunse e si accoppiò con lei, promettendole che se non avesse tentato di scoprire la sua identità sarebbe tornato ogni notte. Mal consigliata dalle sorelle la fanciulla provò una volta a scoprire l’identità dell’amante provocandone la fuga. In seguito Psiche cerca l'amante, oramai dileguatosi, dappertutto. Eros, che non ha mai dimenticato la donna, la fa assurgere all’ Olimpo, dove ne fa la sua sposa.



Amore incocca l'arco


Alcina accoglie Ruggiero nel suo castello


Crocifissione


Continenza di Scipione


ENEIDE - Tra le sezioni della mostra ve ne è anche una concernente la storia della letteratura ispirata ai temi epici dell’ “Eneide”. L’”Eneide” è un poema in 12 libri scritto dal filosofo e poeta latino Virgilio (autore anche delle “bucoliche” e delle “georgiche”) che celebra la gens Giulia. Virgilio racconta la storia di Enea cominciando dalle sue peregrinazioni dopo la fuga da Troia per giungere alle lotte condotte in Italia. L’eroe giunge sul Tevere dove incontra il re Latino chiedendo in sposa la figlia Lavinia. Tra troiani e latini, però, non corre buon sangue e ben presto tra i due popoli scoppia la guerra. I latini sono guidati dal re dei rutili Turno. Quest’ultimo sfida Enea che lo uccide in duello e unisce troiani e latini in un solo popolo.


Fabio Massimo Penna


In pillole: Scandiano (Reggio Emilia), Rocca dei Boiardo

"Nicolò Dell’Abate alla corte dei Boiardo. Il paradiso ritrovato"

Dal 10 maggio al 11 ottobre 2009

Orari: da martedì a venerdì, dalle 15.30 alle 19.30; sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 19.00. Chiuso lunedì

Nel mese di agosto, aperta domenica e festivi, o su appuntamento.



Per maggiori notizie vedi: Le donne e i cavalieri di Nicolò dell'Abate

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