


L'evento - Ancora due settimane per poter vedere la mostra “Nigra Sum Sed Formosa. Sacro e bellezza dell'Etiopia cristiana”, aperta fino al 15 maggio nella sala delle esposizioni dell’Università Ca’Foscari di Venezia, curata dai Professori Giuseppe Barbieri, Gianfranco Fiacca Dori e Mario Di Salvo e coadiuvati da un comitato scientifico internazionale.
E' la prima grande mostra, mai organizzata in Italia, interamente dedicata all’arte cristiana etiope e ad ospitarla non poteva non essere la città di San Marco: sede di uno dei più antichi e importanti patriarcati d'Occidente e che, già a partire dai primi anni del Quattrocento, instaurò legami economici, religiosi e culturali con il Corno d’Africa, diventando il ponte di tramite tra Oriente e Occidente.
E' la prima grande mostra, mai organizzata in Italia, interamente dedicata all’arte cristiana etiope e ad ospitarla non poteva non essere la città di San Marco: sede di uno dei più antichi e importanti patriarcati d'Occidente e che, già a partire dai primi anni del Quattrocento, instaurò legami economici, religiosi e culturali con il Corno d’Africa, diventando il ponte di tramite tra Oriente e Occidente.


La mostra si presenta come un grande racconto imperniato sulla descrizione di importanti personaggi e fatti storici: i fasti della Regina di Saba, il Re Zar’a Ya’qob sotto il cui regno (1434-68) si instaurarono i primi legami con L'Occidente, il Re Lalibala (sec. XII-XII), da cui prende il nome della città santa, la “Nuova Gerusalemme”, a beneficio dei pellegrini etiopi impediti a recarsi in Terra Santa dalla presenza islamica. Un' intera sala è dedicata alle icone e al libro il pittore veneziano Nicolò Brancaleon noto anche come Marcoreo, approdato intorno al 1481 alla corte del re Eskender.




Il laboratorio didattico - L’Università Ca Foscari, oltre a mettere a servizio dell’arte un maestoso palazzo veneziano sul Canal Grande, ha creato un laboratorio didattico unico nel suo genere; studenti, dottorandi e specializzandi, coordinati da un comitato scientifico di docenti e specialisti del settore, lavorano attivamente alla mostra. Al professor Augusto Celentano, affiancato dal suo gruppo, si deve la realizzazione della guida multimediale, realizzata su un supporto Apple iPod Touch che permette al visitatore di essere supportato lungo tutto il percorso della mostra.
di Elena Regina Brandstetter
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