Cholla (pronuncia "Ciògla"), figlio di un Mustang e di una Quarterhorse, è un cavallo, e dipinge spontaneamente e senza ammaestramento tenendo il pennello tra i denti e raccogliendo il colore da sé. Cholla è semiselvaggio, vive in un ranch del Nevada; la sua attitudine è stata scoperta per caso e viene studiata da etologi e critici d'arte; le sue "opere" (acquerelli astratti) - che destano curiosità ed interesse da parte di critici e appassionati d'arte e non solo - sono in mostra a Venezia in esclusiva dal 24 Aprile al 15 Giugno alla galleria d'arte Giudecca 795 (Fondamenta San Biagio 795, a pochi metri dall'hotel Molino Stucky Hilton, tra i partner dell'iniziativa). Nell'ottobre scorso un'opera di Cholla fu premiata con la menzione speciale della Giuria del premio di pittura Arte Laguna (Mogliano Veneto). I dipinti di Cholla sono stati esposti negli Usa, e Venezia è la prima delle sue mostre internazionali. Lui non ci sarà: trasportare un cavallo così grande per qualche "esibizione" sarebbe rischioso, inutile e poco etico; questa la decisione della proprietaria Renee Chambers (ballerina classica) e dei galleristi.In mostra a Venezia ci saranno però i video di Cholla mentre dipinge, oltre a 30 acquerelli originali eseguiti tra il 2004 (anno degli esordi "artistici" del cavallo) ed il 2009, oltre a stampe giclée in vendita e al suo primo catalogo. La mostra veneziana fa seguito alla "preview" del 3-5 Aprile scorsi al palazzo dei Congressi di Roma Eur (ad Art-O') con grande successo di pubblico, e di critica - è il caso di dirlo. L'artistica "provocazione a briglie sciolte", come è stata definita da Simona Antonucci, spazia con ironia dal richiamo all'action painting ad interventi dissacranti del recente passato.Una cosa è certa secondo il noto etologo Danilo Mainardi: Cholla mostra intenzionalità e consapevolezza, "dipinge perché lo vuole fare, in tutta libertà", prendendo da solo il colore, senza masticare né rompere il pennello; a volte è necessario aiutarlo quando il pennello scivola per la salivazione. Dice Mainardi: "Cholla è un cavallo bellissimo e ben trattato. Il suo comprtamento non è una cosa da poco, credetemi: sembra indicare consapevolezza e intenzionalità, perché il cavallo agisce senza essere minimamente costretto. Lo fa perché - almeno così sembra - lo vuole fare. Cholla non si comporta come un cavallo ammaestrato, e così anche sostiene la sua proprietaria. Probabilmente ha iniziato a fare quel che fa per gioco. Cholla, soprattutto a paragone di tanti altri cavalli mal trattati, può venir considerato a suo modo un cavallo felice. E questo, per me almeno, è importante. Il suo caso potrebbe perfino essere analogo a quello degli scimpanzè pittori".
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