“Questa non è arte”. La frase, perentoria, è una di quelle che si sentono pronunciare spesso, soprattutto davanti a qualche opera di arte contemporanea. Ma la disputa tra ciò che è arte e ciò che non lo è, è un argomento di vecchia data e mai risolto; le cose si complicano ulteriormente se ci sono di mezzo opere d'arte concepite da designer o pezzi di design disegnati da artisti figurativi.
Aldo Rossi - la cabina dell'Elba - 1980
Ceretti De Rossi - rosso pratone - gufram
Fabrizio Corneli - foglia
Parte proprio da una riflessione su questa “diatriba” la mostra Arte del quotidiano, un percorso tra arte e design in corso alla Fondazione Ragghianti di Lucca dal 18 giugno al 20 settembre 2009. Le opere esposte sono oltre 120, e comprendono lampade, oggetti, opere e arredi realizzate da designer, artisti e architetti italiani nell'arco temporale che va dal '68 al 2000.
Si va dalla poltrona-divano a forma di guanto da baseball, disegnata nel 1970 da De Pas, D’Urbino, Lomazzi per Poltronova ai celebri cactus attaccapanni nati dalle 4 mani di Mello e Drocco per Gufram, passando per mobili che si ispirano apertamente alla pop art o riprendono le forme della natura e le riportano in casa in versione rivisitata. Già perché quando un artista concepisce un arredo, il paesaggio domestico cambia inevitabilmente in maniera inaspettata e, quasi senza saperlo, ci si ritrova tra le mura un esempio di gigantismo pop come il sedile a forma di morbido piede, disegnato per C&B da Gaetano Pesce. Si tratta di opere che testimoniano come l’arte e il design abbiano proceduto fianco a fianco nel corso degli anni, mescolandosi e talvolta camminando a braccetto: esemplare il caso di Ettore Sottsass che, per un periodo della sua carriera, scelse di collaborare con artisti scultori al fine di realizzare “sculture utili”. Di quel periodo la serie di arredi concepiti insieme a Mario Ceroli, riprendendo le linee del quadro di De Chirico “Mobili della Valle”.
Si va dalla poltrona-divano a forma di guanto da baseball, disegnata nel 1970 da De Pas, D’Urbino, Lomazzi per Poltronova ai celebri cactus attaccapanni nati dalle 4 mani di Mello e Drocco per Gufram, passando per mobili che si ispirano apertamente alla pop art o riprendono le forme della natura e le riportano in casa in versione rivisitata. Già perché quando un artista concepisce un arredo, il paesaggio domestico cambia inevitabilmente in maniera inaspettata e, quasi senza saperlo, ci si ritrova tra le mura un esempio di gigantismo pop come il sedile a forma di morbido piede, disegnato per C&B da Gaetano Pesce. Si tratta di opere che testimoniano come l’arte e il design abbiano proceduto fianco a fianco nel corso degli anni, mescolandosi e talvolta camminando a braccetto: esemplare il caso di Ettore Sottsass che, per un periodo della sua carriera, scelse di collaborare con artisti scultori al fine di realizzare “sculture utili”. Di quel periodo la serie di arredi concepiti insieme a Mario Ceroli, riprendendo le linee del quadro di De Chirico “Mobili della Valle”.
Enzo Mari timor 1967
Luigi Serafini teiera serpente 1987
Enzo Mari ameland 1962
Gino Marotta fenicottero arificiale 1973
Gino Marotta siepe artificiale 1969
I nomi in mostra sono tanti e tutti hanno fatto la storia del design e dell’arte contemporanea, dalla rivoluzionaria fine degli anni 60, passando per la sperimentazione degli anni 70 e l’individualismo degli 80 fino ad arrivare alla maniera più giocosa di disegnare i pezzi che si è affermata negli anni 90. Si arriva a chiudere simbolicamente il percorso espositivo ai giorni nostri con l’opera di Giandomenico Sozzi.Presente in mostra anche una sezione speciale dedicata alla collezione Megalopoli, curata da Mauro Lovi che ha raccolto pezzi unici o in serie limitata realizzati da artigiani e artisti di varie città italiane.
Ico Parisi - cassettone rinoceronte
Gio Pomodoro sex signs megalopoli
Mauro Lovi la cassettiera introversa 1982-1986
Piero Gilardi pavé piuma 1967
Pietro Consagra equal equality 1983
Ugo Marano-sedia del pensiero-megalopoli
La mostra Arte del quotidiano, curata da Isa Tutino, Atonia Jannone e Mauro Lovi è stata promossa dalla Fondazione Raggianti di Lucca, nata nel 1981 in seguito alla donazione dei coniugi Raggianti della loro biblioteca comprensiva di archivio e fototeca. La sede della Fondazione è nei locali del complesso Monumentale di San Micheletto a Lucca, dove la mostra potrà essere visitata tutti i giorni ad ingresso gratuito fino al 20 settembre 2009.
Arte del quotidiano un percorso tra arte e designa cura di Isa Tutino, Antonia Jannone e Mauro Lovi .
Valentina Bernabei
18 giugno – 30 settembre 2009
Arte del quotidiano un percorso tra arte e designa cura di Isa Tutino, Antonia Jannone e Mauro Lovi .
Valentina Bernabei
18 giugno – 30 settembre 2009
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