giovedì 22 ottobre 2009

TESTIMONI/TESTIGOS

Storie di strada scritte sui volti di mendicanti e senza tetto

Quando l’arte, e in particolare la fotografia diviene strumento di partecipazione e comunicazione sociale, attraversando strade spesso imbattute dall’arte tradizionale e mostrando la potenza di immagini e ritratti di persone “non convenzionali”, letteralmente relegate ai margini della società contemporanea, da questo connubio nasce la mostra espositiva allestita al Centro internazionale di fotografia di Forma, in provincia di Milano, in calendario dal 15 ottobre al 20 novembre.

Abel, de Pierra Gonnord

Ali, 2006 - copyright Pierre Gonnord

Amparo 2007 © Pierre Gonnord

artopoeus

el-manuel

krystov

maria

Pierre Gonnord - Ahmed, 2005

erick

salima

pierre-gonnord - michel

Los lasarez, 2007 - copyright Pierre Gonnord

La mostra, che è stata inaugurata giovedì scorso, consta di un’ampia galleria di fotografie, ciascuna delle quali ritrae un soggetto di strada: senzatetto e mendicanti, che spesso s’incrociano agli angoli dei semafori o sdraiati su cartoni improvvisati a giacigli. Uomini, donne e bambini accomunati da condizioni esistenziali segnate da povertà assoluta, che divengono i protagonisti assoluti di un progetto espositivo aperto al pubblico. Ciascuno dei soggetti ritratti ha un nome:

opera di gonnord

c’è Moises, un bambino di età compresa tra i dieci e gli undici anni, con tratti facciali induriti dalla sofferenza patita per strada, che tiene in mano un gallo;

konstantina

c’è Kostantina, giovane ragazza musulmana, avvolta da un mantello marrone e da un velo che le cinge un viso parzialmente deturpato, forse i segni di violenze fisiche subite.

olympe

Ci sono Olympe, la donna “anziana”, con il suo sguardo spaurito e i segni del tempo che affiorano sul suo volto scuro, e

Lazaro, 2007 - copyright Pierre Gonnord

Lazaro, bambino di dieci anni circa, che porta anch’egli sul viso i segni evidenti di percosse e tagli, che deturpano il suo piccolo volto di bimbo di strada. Soggetti che in questi scatti appaiono in tutta la loro potenza umana, con espressioni e sguardi che trafiggono lo spettatore, proiettandolo per un istante nel loro universo di emarginati. Tratti facciali che non posseggono alcuna armonia, ma che esprimono il peso e la fatica di un’esistenza misera, ma nel contempo intensi e vigorosi.

Pierre Gonnord - Forma. Piazza Tito Lucrezio Caro 1.

Tel. 02.58.11.80.67.

Orario: mar. mer. sab. dom. 10-20; gio. e ven. 10-22.

Ingresso: 7.50. Fino al 22 novembre.

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