Risiede a Portogruaro dal 1986 e studia a Venezia, ora vive e lavora a Londra.
“Dipingo il disagio giovanile nella società contemporanea che dà luogo all’indifferenza,alla rabbia, al terrore.
Grandi volti “autoritratti”straniati, spaventati, sofferenti o indignati.
Ma non manca la speranza, il coraggio e la voglia di vivere attraverso i simboli della vita.
Donne gravide, nude, in attesa del grande sogno futuro: la vita.
I colori, spesso monocromatici, sono scuri e slavati, trasparenti e sfocati.
La pittura in alcune circostanze diventa performance, gestuale e immediata che coinvolge il pubblico, rendendo più vivo e vero il concetto trasmesso.”
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