Dal 20 aprile al 24 agosto, una grande mostra dedicata a Luca Signorelli, uno degli artisti più importanti del Rinascimento
Info
Una grande mostra dedicata a Luca Signorelli (Cortona 1450-1523), uno degli artisti più importanti del Rinascimento, lungamente attivo in Italia centrale dal 1472 al 1519, a cui non è stata dedicata una rassegna monografica dal lontano 1953.
La mostra si articolerà in tre sedi espositive: a Perugia nella Galleria Nazionale dell’Umbria, a Orvieto nel Duomo, nel Museo dell’Opera e nella chiesa dei Santi Apostoli, a Città di Castello nella Pinacoteca Comunale.
Più di 100 le opere ad oggi concesse, di cui 66 del pittore cortonese. Curata da Fabio De Chirico, Vittoria Garibaldi, Tom Henry e Francesco Federico Mancini, la mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Soprintendenza per i Beni Storici Artici ed Etnoantropologici dell'Umbria), dalla Regione Umbria, dalle Province di Perugia e di Terni, dai Comuni di Perugia, Città di Castello e Orvieto, dalle Diocesi di Perugia, Città di Castello e Orvieto, dall’Opera del Duomo di Orvieto, dalle Fondazioni delle Casse di Risparmio di Perugia, Città di Castello e Orvieto, dalle Camere di Commercio di Perugia e di Terni e dalla dall’Università degli Studi di Perugia. L’organizzazione è affidata a Civita.
Luca Signorelli
de ingegno et spirto pelegrino
Perugia, Orvieto, Città di Castello 20 aprile – 26 agosto 2012
Orari:
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00
Luca Signorelli
Luca Signorelli. Nacque a Cortona neI 1450 e a Cortona morì nel 1523. Artista ricco di fantasia, fu uno dei più notevoli del primo Rinascimento. Subì l’influsso di Piero della Francesca, del quale fu anche allievo. La sua arte è caratterizzata da potente plasticità e dinamismo, I suoi nudi poi, di particolare perfezione e bellezza classica, precorrono Michelangelo.Sono celebri fra le opere di Luca Signorelli, soprattutto gli affreschi del Duomo di Orvieto, La Flagellazione conservata a Milano nella Pinacoteca di Brera, e il «San Giorgio» custodito a Londra.
Luca viveva, come riferisce il Vasari, splendidamente, si compiaceva di vestire bene, suscitando sempre somma venerazione. In vecchiezza, carico di onori e stimato da tutti, se ne andò a vivere a Cortona, per riposare. Ma avvezzo com’era alle fatiche artistiche non poteva nè sapeva stare ozioso, e così dipingeva con l’entusiasmo dei suoi anni migliori.
Nella Sagrestia della Cura, a Loreto, l’affresco della Conversione di S. Paolo, dimostra bene i modi drammatici del suo linguaggio plastico ed energico, simile e insieme profondamente diverso da quello pollaiolesco, per il volume dei corpi visti di scorcio entro la luce obliquamente violenta e radente. Si è pensato in proposito a relazioni con la pittura ferrarese rappresentata da Ercole de’ Roberti.
Nella Vita del Signorelli redatta dal Vasari, il biografo aretino indica nel pittore cortonese colui che aperse le vie dell’ultima “perfezione” dell’arte. Ed è toccante l’episodio dell’incontro tra il Vasari, fanciullo di otto anni, e il Signorelli ormai assai vecchio, avvenuto in Arezzo in casa del Vasari stesso.
Luca Signorelli , particolare della scena della divisione degli eletti e dei reprobi (ai lati dell’altare), LA CAPPELLA NOVA O DI SAN BRIZIO
Affreschi in Santuario della Santa Casa - Loreto
Affreschi in Duomo - Orvieto
Madonna in Trono in Museo Capitolare di S. Lorenzo - Perugia
Ultimi atti e morte di Mosè in Musei Vaticani-Cappella Sistina - Roma
Testamento e morte di Mosè in Musei Vaticani-Cappella Sistina - Roma
Ci sono vari punti forti in questa mostra. Uno di questi è la possibilità di avere insieme per la prima volta questo gruppo di opere che spiega gli inizi di Signorelli. Si tratta delle Madonne con Bambino provenienti, rispettivamente, dalla Fondazione Cini di Venezia, dalla Christ Church Picture Gallery di Oxford e dal Museum of Fine Arts di Boston.
L.Signorelli, Vergine con il Bambino e i santi Giovanni Battista, Onofrio, Lorenzo e Ercolano. Museo del Duomo di Perugia
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