La maggior parte delle fotorafie riprodotte nel seguito, si colloca fra il periodo iniziale, completamente dedicato al formalismo, alla ricerca sulla composizione e sui toni, e la produzione più conosciuta dell’Autore, cioè quella del ritratto della figura ambientata, assai spesso impropriamente (almeno nel suo caso) definita neorealista.
L’impegno di Camisa nella fotografia subisce negli anni un’accelerazione, dopo i felici exploits raggiunti con le serie di foto dell’Africa, della Sicilia, delle Processioni e del Teatro, molte delle quali vennero pubblicate da “il Mondo”, culminerà con un coinvolgimento così totale da farlo paradossalmente fermare di fronte ad un bivio non più eludibile, ed optare - senza possibilità di appello - per una dolorosa ma necessaria rinuncia all’attività fotografica.. Già nel periodo iniziale si lascia alle spalle delle felici intuizioni.
Alcuni fotogrammi della serie “Mondine”, alcuni ritratti già carichi di personalità e contenuti innovativi hanno fornito un contributo determinante ed irreversibile allo sconvolgimento delle convenzionali ed arretrate tematiche dominanti nella fotografia italiana di quegli anni.
Ne è data una “Nuova Fotografia Italiana” più al passo con i tempi alla quale Camisa ha apportato il suo sostanziale contributo. Né va dimenticata la sua schiva ed operosa attività di collegamento e promozione culturale del lavoro di amici e innovatori della fotografia come Branzi, Giacomelli e Monti.
All images © ALFREDO CAMISA
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