KERAMIK
Alla Ab Ovo Gallery è in esposizione l’opera di due artiste tedesche, Kati Jünger e Christiane Wilhelm, che hanno saputo rinnovare l’arte della ceramica, pur restando fortemente legate alle millenarie radici e tradizioni di questa disciplina così antica che, come un filo rosso, ha accompagnato alcuni dei momenti cruciali di tutta la storia dell’umanità.
L’argilla, infatti, nelle sue variegate declinazioni di lavorazione (terracotta, grès, porcellana….) e di forme (utensili, vasellame, piastrelle, mattoni…..) ha connotato tutte le più importanti tappe evolutive dell’umanità. Attraverso la storia di questo materiale possiamo quindi comprendere alcuni importanti aspetti del misterioso ed affascinante viaggio che l’uomo ha compiuto dalla preistoria ad oggi.
“Keramik” rappresenta il nostro piccolo contributo all’illustrazione di questa nobile ed antica arte.
KATI JÜNGER
Kati Jünger è artista dalla misteriosa ed affascinante personalità. Nasce in Germania, a Monaco di Baviera, in una famiglia nella quale, sin da bambina, si respira arte: il padre Hermann è stato uno dei più importanti interpreti del rinnovamento del gioiello artistico del Novecento, la madre è stata scultrice e nel resto della famiglia si annoverano fotografi,scultori, pittori. In un contesto di questa natura il suo destino di artista era già profondamente segnato.
L’opera di Kati Jünger è lavoro di grande respiro artistico nel quale si possono individuare alcune costanti: una di queste “matrici” è certamente rappresentata dall’influenza che i temi d’ispirazione naturale hanno esercitato sulla sua formazione tecnica ed estetica. Molte delle sue opere, infatti, sono ispirate a motivi floreali ripetuti in strutture modulari che vanno a formare un gioco di incastri a mosaico impreziositi da dettagli cromatici che ne esaltano ulteriormente le linee, talvolta volutamente irregolari quasi a ripetere la “perfetta imperfezione” di madre natura. La sua è una ceramica di grande versatilità nella quale alla leggiadria di alcuni lavori più squisitamente tecnici, quali ad esempio la lunga teoria di splendide teiere, si contrappone la potenza delle opere di maggiori dimensioni, quali i vasi, nelle quali è più evidente l’approccio fisico ed istintivo mai disgiunto, però, da una tecnica sempre di altissimo livello. Un’altra direttrice lungo la quale si muove l’opera di Kati Jünger è rappresentata dall’influenza che l’arte bizantina e quella araba hanno avuto sulla sua formazione artistica, soprattutto il motivo del mosaico che arricchito da smalti e, talvolta, impreziosito da oro ci riporta ai fasti ed ai capolavori dell’Impero di Bisanzio.
Tutta questa ricchezza ispirativa non è però esclusivamente rivolta al passato. Kati Jünger come ogni grande artista vive il proprio tempo e, per certi versi, ne anticipa i cambiamenti. Ne sono testimonianza la ricerca e la sperimentazione che effettua proponendo talvolta accostamenti e contaminazioni tra la ceramica ed altri universi quali, per esempio, quello delle plastiche e delle resine con le quali ama mescolare la terracotta in un mix tra antico e moderno che rende il lavoro finale ancora più intrigante e ricco di significati, estetici e simbolici.
CHRISTIANE WILHELM
L’universo nel quale ci introduce l’opera di Christiane Wilhelm è sintetizzabile, a nostro avviso, in due concetti di base: forma e colore. Infatti ciò che immediatamente colpisce nell’approccio alle sue opere è soprattutto la straordinaria pulizia delle linee e la nitidezza dell’effetto cromatico, risultati di una padronanza tecnica della materia e di un rigore esecutivo di livello assoluto.
Christiane Wilhelm nasce in Germania, a Rostock, e dopo un lungo e proficuo apprendistato presso alcuni dei più importanti ceramisti tedeschi, nel 1987, apre a Monaco il suo studio dove inizia una brillante carriera che l’ha portata ad affermarsi come una delle più interessanti espressioni della ceramica tedesca degli ultimi anni e ad esporre nelle più importanti gallerie e musei d’Europa.
La sua opera è una miscela di perfezionismo tecnico e ricerca formale che hanno come obiettivo il raggiungimento dell’essenzialità.
Ci siamo così idealmente trasferiti dal vicino medio oriente all’oriente estremo, dalla cultura bizantina a quella orientale (cinese e giapponese) con la sua lunga ed antichissima tradizione nell’arte di lavorare e decorare la terracotta.
Christiane Wilhelm ci propone vasi, piccoli contenitori, grandi ciotole nelle quali, come in un esercizio di calligrafia, il segno diventa il tema intorno al quale ruota tutta la sua arte. Ed allora ecco che alcune opere “in nero” (per parafrasare la ricerca dell’artista a quella alchemica del famoso romanzo di Marguerite Yourcenar) si arricchiscono di graffiti appena accennati che danno alla supeficie la delicatezza di una fibra naturale o di una stoffa di seta. Il tutto impreziosito ulteriormente da leggere sfoglie di argento o d’oro, a completare la misteriosa alchimia nascosta nella bellezza di queste opere.
Sembra di leggere una pagina di un romanzo scritta in bella grafia con una stilografica di altri tempi.
L’altro importante tratto dell’opera di Christiane Wilhelm segnalato in apertura di presentazione è il sapiente uso del colore che rappresenta il perfetto contraltare al rigore formale sopraccennato.
Christiane Wilhelm lavora su colori base, il bianco, il rosso, il nero e questa scelta testimonia ulteriormente della ricerca di un’estetica di tipo “classico”, di un ritorno alle origini. Talvolta, nell’ambito di questa ricerca, l’artista si concede delle divagazioni in oro ed argento, la cui preziosità però è solo accessoria al fine che l’artista si propone.
Nell’ambito di questa produzione, un capitolo a parte meritano i lavori “in rosso” nei quali il tema dell’uso del colore trova, probabilmente, alcune delle migliori espressioni dell’arte della Wilhelm. In queste opere i rimandi alle lacche cinesi e giapponesi sono evidenti ma sempre sostenuti da una continua ricerca di nuove strade espressive capaci di fare evolvere tecniche ed estetiche di un tempo verso nuovi, possibili, scenari creativi.
Continuiamo allora, attraverso le opere di Kati Jünger e Christiane Wilhelm, a seguire il filo rosso della storia della lavorazione della terracotta. Nella speranza che questa ulteriore tappa di un millenario percorso ci consenta di riconoscere in esse un pezzo della nostra umanità, così antica eppure ancora così attuale.
- KERAMIK. Opere di Kati Jünger e Christiane Wilhelm
dal 6 settembre all'8 novembre 2009
Ab Ovo Gallery
Todi (Pg), via del Forno 4 (trav. via A.Ciuffelli) - Orario di apertura:
mar-dom, ore 10.30-13.30 e 15.30-19.30 - Biglietti:
Ingresso libero - Info:
Tel. e Fax (+39) 075 8945526
info@abovogallery.com
Ab Ovo Gallery
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