Il 10 ottobre 2009 si inaugurerà a Busseto il Museo Nazionale dedicato al compositore italiano
È un sogno che si realizza: il Museo Nazionale Giuseppe Verdi di Busseto, città natale del grande compositore di opere liriche più rappresentato al mondo, nella prestigiosa sede di Villa Pallavicino, è la celebrazione del genio verdiano per capire l’Uomo, le Opere, il Mito.
Nasce da un’idea di Mariano Volani, imprenditore trentino, fin da bambino innamorato della lirica e delle suggestioni provate per quelle musiche immortali che ne hanno plasmato la sua formazione.
Un’idea che viene da lontano e che ha richiesto un cammino lungo quattro anni prima di trovare la sua realizzazione; un’idea che ora è realtà.
Questo in breve quanto è accaduto negli ultimi mesi a Busseto, a cui ora l’Opera del Maestro, grazie alla passione e alla tenacia di Mariano Volani, viene restituita sotto forma di Museo, memoria del passato e “officina” per le nuove generazioni.
Un Museo vivo, quindi. Non un Museo delle cere. Un Museo del teatro, il suo teatro, della musica, la sua musica, aperto a tutti: studiosi, musicisti, musicologi, musicofili, appassionati e visitatori di tutto il mondo.
Un Museo che intende ricostruire l’atmosfera dell’opera verdiana, accogliendo il visitatore in stanze affrescate, “trasformate” in altrettanti palcoscenici grazie all’estro creativo di Pier Luigi Pizzi, scenografo e regista di caratura internazionale a cui si deve la cura dell’allestimento. In ogni ambiente cioè viene riprodotta e appunto ricostruita a grandezza naturale la scena originale della “Prima”, tratta dall’archivio di Casa Ricordi, di ogni singola opera del Maestro.
Un modo nuovo ed originale per portare il pubblico nel “cuore” della rappresentazione. Un cuore pulsante, palpitante, cantante: gli allestimenti scenografici delle ventisette opere di Verdi sono accompagnati dalle musiche immortali del Cigno di Busseto e dalle luci teatrali che ne completano le atmosfere romantiche. Non solo. Dotato dei più sofisticati sistemi di diffusione sonora, il Museo offrirà al visitatore la possibilità di seguire il percorso espositivo ascoltando, in cuffia, la storia dell’opera verdiana, ma anche la storia dell’ambiente sociale, culturale e risorgimentale in cui Verdi si trovò ad operare, preludio delle storiche Cinque Giornate di Milano.
Non è quindi un caso che Pier Luigi Pizzi abbia “puntellato” l’esposizione scenografica con sale dedicate alla quadreria di Hayez, autore che così bene racconta la Milano degli anni di Verdi, la vita cittadina che vide il Maestro protagonista.
E tutto questo è solo l’inizio di un percorso che viene da lontano, come si diceva all’inizio.
L’inaugurazione
L’inaugurazione del Museo si pone, infatti, non come punto di arrivo, ma quale punto di partenza di un cammino che porterà Busseto a riappropriarsi completamente dell’opera del proprio grande figlio. Perché lo spazio museale, in vista delle celebrazioni del 2013, sarà completato con la sezione didattica attraverso la mediateca e l’audioteca di Verdi, le sale per convegni degli allievi di conservatorio, gli spazi per mostre temporanee, le connessioni satellitari e il Museo virtuale visibile, via internet, in ogni parte del mondo. Una Bayreuth italiana, la Bayreuth dell’opera verdiana; luogo per l’ascolto della musica di Verdi; meta di flussi del turismo culturale; meta di flussi scolastici; luogo per la conoscenza di Verdi, uomo e mito dell’Ottocento; luogo per l’ascolto delle opere verdiane (su supporto multimediale, ma anche dal vivo in occasione di concerti appositamente calendarizzati tutto l’anno); luogo per il debutto di voci nuove; luogo per l’addio all’agone lirico da parte delle voci più note e amate dal grande pubblico; luogo per l’ascolto (su supporto multimediale) delle grandi voci verdiane del passato le cui incisioni spesso non sono più disponibili sul mercato; centro studi oltre che luogo di incontro e confronto di studiosi e musicologi che si siano dedicati alla conoscenza dell’opera verdiana; luogo di vendita di oggetti e gadget ispirati a Verdi e alle sue opere; la messa in rete della Casa natale, di Casa Barezzi, del Teatro Verdi e di Villa S. Agata; i servizi di accoglienza, il giardino di Verdi e molto altro.
Ponendosi, per tal via, come un unicum nel panorama musicale italiano.
Un comitato scientifico di levatura internazionale e la direzione artistica del museo assunta dal musicologo Enrico Stinchelli, storico della musica classica della RAI e conduttore della Barcaccia, ne completano e ne garantiscono il rigore scientifico e la qualità artistica della gestione museale.
Un esempio innovativo e moderno di centro internazionale per celebrare un grande italiano e bottega rinascimentale della musica colta per le nuove generazioni.
Luciano Pavarotti, pochi mesi prima della sua morte, accettò con entusiasmo la Presidenza Onoraria del Museo offertagli da Mariano Volani e tale è rimasto nel convincimento che il Verdi compositore e il Pavarotti cantante saranno i campioni della cultura musicale italiana nel mondo per i prossimi cento anni.
Il prossimo 10 ottobre 2009, giorno del 196° compleanno del Maestro, il neonato Museo Nazionale Giuseppe Verdi in Villa Pallavicino di Busseto, sarà aperto al pubblico, gratuitamente, in occasione della cerimonia e della giornata inaugurale. Prima tappa di quel cammino che Mariano Volani, realizzatore e Presidente del Museo, ha iniziato quattro anni fa proponendo l’idea-progetto al Consiglio Comunale di Busseto, presieduto dal Sindaco Luca Laurini, che all’unanimità approvò la realizzazione dello stesso.
Sarà così possibile visitare le sale con gli allestimenti scenografici, il Salone della Musica, il Giardino di Villa Pallavicino, il moderno bookshop, i servizi di accoglienza, avvalendosi delle originali audioguide che lasciano al visitatore la possibilità di “costruirsi” un percorso uditivo personalizzato, con diversi livelli di approfondimento, plurilingue.
Sabato 10 ottobre 2009
Programma dei festeggiamenti
ore 15.00
Inaugurazione ufficiale del Museo
alla presenza delle Autorità e dei rappresentanti del mondo lirico internazionale
Visita al Museo da parte del pubblico presente
Concerto nel Salone della Musica
Buffet per gli ospiti
ore 18.00
Chiesa di Roncole di Busseto
Concerto d’organo organizzato dal Festival Verdi
Organista: Dino Rizzo
ore 20.30
Busseto, Teatro Verdi
Serata in onore del grande tenore bussetano Carlo Bergonzi
Contatti
IAT Busseto:
Piazza Verdi, 10 - 43011 Busseto (PR)
tel. 0039.(0)524.92487 - fax 0039.(0)524.931740
info@bussetolive.com
http://www.bussetolive.com/
http://www.museogiuseppeverdi.it/
info@museogiuseppeverdi.it
L’ideatore: Mariano Volani
Nominato Cavaliere del Lavoro nel 1978 dal Presidente Pertini ha iniziato a lavorare come dipendente Edison di Milano.
Nel 1959 si è dimesso per fondare il proprio gruppo imprenditoriale nel settore delle costruzioni in acciaio- alluminio, realizzando centinaia di edifici direzionali, commerciali e sportivi in Europa, Africa, Medio Oriente e Paesi dell’Est, esportando, tra l’altro, linee tecnologiche innovative e know how di settore realizzate nel proprio centro ricerche.
Nel 1975 entra nel settore della comunicazione con le produzioni televisive e la realizzazione di emittenti private fondando e presiedendo la prima syndication italiana - Compagnia Televisioni Associate - con sede in Roma.
Nel 1981 fonda Domovideo, market leader del settore home video in Italia per dieci anni, poi ceduta ad altro gruppo.
Nel 1990 è produttore worldwide di opere, balletti, concerti per l’Arena di Verona (il Bolshoi di Mosca, il Royal Theatre di Londra).
Tra il 1992 e il 1996 ha promosso e realizzato le prime televisioni private commerciali dell’epoca post- comunista in Cecoslovacchia, Russia, Polonia, Bulgaria.
Dal 1997 opera nel settore dell’economia della cultura con progetti multimediali, eventi, produzioni audiovisive in Alta Definizione per il mercato internazionale.
Co-fondatore e primo Presidente del Festival Oriente-Occidente di Rovereto, oggi alla 29a edizione, è stato Consigliere d’Amministrazione del Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART).
Per 8 anni è stato Vice Presidente della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e Vice Presidente della Confidustria trentina con delega alla formazione e alla cultura industriale.
Ideatore e Presidente del nuovo Museo, Mariano Volani afferma con giusto orgoglio: «Questo museo è dedicato al genio verdiano. È la realizzazione di un sogno. Fin da bambino mi affascinava la sua musica, che suonavo con il clarinetto nella banda del paese; che da adolescente suonavo all’organo della chiesa; che da appassionato mi emozionava all’Arena di Verona.
Allo stesso tempo vuol essere un modello innovativo di collaborazione privato-pubblico nel settore culturale e fattore di sviluppo economico per il territorio grazie al turismo culturale.
Un regalo per il 196° compleanno del grande Maestro che ha donato emozioni e suggestioni sublimi agli appassionati del mondo, cantando la libertà dei popoli e le passioni dell’uomo, con le sue musiche inimitabili ed eterne».
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