Curata dalla storica dell’arte Annamaria Bernacchioni, l’iniziativa, correlata ai progetti la Città degli Uffizi e Piccoli Grandi Musei, tende a promuovere il territorio fiorentino attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e artistico locali.
Ciò spiega la scelta della sede espositiva citata poc’anzi, un complesso monumentale costituito di villa, giardino e parco nel centro di Scandicci, le cui origini risalirebbero – secondo fonti documentarie – al secolo XIV, quand’era di proprietà della potente famiglia Rucellai e svolgeva funzioni militari. Nel Quattrocento il castello fu acquisito dai Dovizzi e nel 1546 da Roberto di Donato Acciaioli, da cui trasse il nome ancora oggi in uso, sì che perse il proprio ruolo difensivo, arricchendosi di pregevoli elementi architettonici e assumendo sempre più caratteri di residenza signorile legata ad attività agricole. Raro esempio di tardo-barocco fiorentino, la cappella ivi presente, dedicata alla Santa Croce, risale invece al Settecento e fu realizzata su commissione dei proprietari succeduti agli Acciaioli, ovvero i Gentile Farinola. Sul piano estetico, il castello è poi rimasto sostanzialmente immutato e dal 1998 appartiene al Comune di Scandicci, che lo utilizza soprattutto per fini culturali, ed è soggetto alla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Firenze.
E stavolta l’appuntamento qui organizzato è di grande rilevanza, perché riguarda una vera e propria dinastia di pittori, in grado di segnare profondamente l’arte rinascimentale. In particolare si tratta di affreschi, tavole e pale, a carattere prevalentemente religioso e provenienti da diversi musei, di Domenico Bigordi (Firenze 1449-1494), meglio noto come Ghirlandaio, dei suoi fratelli David e Benedetto, di suo figlio Ridolfo e di loro allievi, quali Francesco Granacci, che operarono a lungo nella zona compresa tra la città del Giglio e Scandicci appunto. Del capostipite, Domenico, val la pena ricordare che, assieme ad altri maestri, come Verrocchio e Botticelli, appartenne alla cosiddetta “terza generazione” del Rinascimento fiorentino, distinguendosi soprattutto grazie ad importanti cicli d’affreschi in Vaticano (Cappella Sistina) e nella sua città natale (Cappelle Sassetti e Tornabuoni), che peraltro lo vide acclamato ritrattista dell’alta società.
Dipinti della di lui “bottega” sono quindi ammirabili al castello dell’Acciaiolo, che accoglie capolavori come Santo Stefano tra i Santi Jacopo e Pietro dello stesso Domenico e la Madonna di Ridolfo del Cenacolo di Fuligno, che tuttavia rappresenta solo una tappa di questa mostra, il cui programma propone infatti opere presenti presso diverse sedi espositive, extraurbane e cittadine, quali rispettivamente l’antica Badia di Settimo o Palazzo Medici Ricciardi.
L’evento sui Ghirlandaio propone dunque un itinerario attraverso luoghi più e meno celebri di Firenze e dintorni, in grado di soddisfare i palati artistici più fini, ma anche di svolgere funzione divulgativa, visto che propone laboratori didattici, visite guidate e premi rivolti alle scuole e al mondo del lavoro.
Alessio Bologna
Le opere esposte al Castello dell’Acciaiolo (Scandicci)
1. Domenico Ghirlandaio, I Santi Jacopo Stefano e Pietro (1492-1494)
Firenze, Galleria dell’Accademia
2. David Ghirlandaio, Crocifissione con la Madonna e Santi (1489-1490)
Firenze, Museo del Cenacolo di San Salvi
3. Benedetto Ghirlandaio, Santa Lucia e donatore (1494)
Firenze, Basilica di Santa Maria Novella – Ministero dell’Interno FEC
4. Ridolfo del Ghirlandaio, Madonna fra San Francesco e la Maddalena (1503)
Firenze, Cenacolo di Fuligno
5. Ridolfo del Ghirlandaio, Madonna col Figlio (1506-1510)
Scandicci, Pieve di Sant’Alessandro a Giogoli
6. Ridolfo del Ghirlandaio, Angeli oranti (1505-1509)
Firenze, Galleria dell’Accademia
7. Ridolfo del Ghirlandaio, Madonna col Bambino e San Giuseppe (1510-1513) Firenze, Galleria Palatina
8. Ridolfo del Ghirlandaio (attribuito), Ritratto d’uomo (1517 ca.)
Firenze, Depositi della Galleria degli Uffizi
9. Ridolfo del Ghirlandaio, Ritratto di Cosimo I (1531)
Firenze, Depositi della Galleria degli Uffizi
10. Ridolfo del Ghirlandaio e Michele Tosini, Matrimonio Mistico di Santa Caterina (1525-1530) Firenze, Villa La Quiete, Conservatorio delle Montalve – Università di Firenze
11. Bartolomeo di Giovanni, Vergine Annunciata, un profeta e San Vincenzo Ferrer e Angelo Annunciante, un profeta e San Domenico (ultimo decennio sec. XV)
Firenze, Galleria dell’Accademia
12. Francesco Granacci, Ingresso di Carlo VIII (1515-1520)
Firenze, Depositi della Galleria degli Uffizi
13. Lorenzo di Credi e bottega, Madonna col Figlio, due angeli e San Giovannino (primo quarto sec. XVI) Firenze, Depositi della Galleria degli Uffizi
14. Bottega di Michele Tosini, Sacra Famiglia con San Giovannino (1560-1570)
Firenze, Depositi della Galleria degli Uffizi
15. Domenico Puligo, Maddalena (1515)
Firenze, Galleria Palatina e Appartamenti Reali
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